Vivere il mare con una barca “speciale”.

Nel territorio di Sinnai, per la precisione in una bella casetta vicino a Tasonis abita insieme alla sua famiglia Alessandro Cabras. Lui non è Sinnaese di nascita ma di adozione in quanto è sposato con una sinnaese. Alessandro ha una passione insolita che lo coinvolge profondamente e lo tiene occupato nel suo tempo libero. In questo periodo sta concretizzando il suo sogno: costruire la barca a vela che ha progettato. Dalla sua idea alle sue mani…Alessandro sente la sua barca come una parte di sé e la sta vedendo “formarsi e crescere” giorno dopo giorno.

Gli abbiamo posto alcune domande per conoscere qualcosa della sua vita e della sua passione per il mare e di tutto ciò che rappresenta.

1)      Ti piace il mare? Vuoi raccontarci qualcosa di te e del tuo rapporto con il mare?

Sono “nato” nel mare con mio padre, da sempre appassionato e originario di una località marina. I primi insegnamenti mi sono stati impartiti da lui in maniera piuttosto spartana, ma consona alle lezioni spesso dure, ma formative, che il mare e i suoi elementi ci riservano in modo talvolta inaspettato.

2)      Che cosa simboleggia la barca per te?

Libertà, la possibilità di praticare l’arte del navigare… una passione alla quale ho dedicato tutta la mia vita, dall’età di sette anni. Inoltre ‘fortunatamente’ condivido questa meravigliosa attività con mia moglie e mio figlio, in un contesto in cui la passione per il mare si fonde con il senso dell’avventura e dell’esplorazione, diventando una sola cosa.

3)      Da dove nasce l’idea di costruirsi una barca? In genere se uno desidera una barca se la compra. Tu invece hai deciso di costruirla con le tue mani pezzo dopo pezzo. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinto a realizzare questa “impresa”?

Tutto si origina da molto lontano…durante gli studi in ingegneria, ho sostenuto un corso di progettazione per imbarcazioni da diporto tenuto dalla ASPRONADI, in seguito anche i miei studi sono stati indirizzati in maniera affine al design nautico. Dal 95, mi dedico ad approfondire aspetti di fisica della vela e ho redatto alcuni progetti di imbarcazioni a vela. L’idea sin da quando avevo presentato un progetto, come tesi finale del corso, era di realizzare in proprio quella barca di metri 9.15, ma desistetti perché era un sistema costruttivo troppo tecnologico non alla portata di un singolo costruttore. Nel mentre “il palato” nei confronti del mercato, causa i miei studi, era diventato esigente e le barche offerte non mi soddisfacevano! Ma non mi son perso d’animo, ho lavorato circa un anno a un nuovo progetto di un’imbarcazione di m 9.50, tecnologica ma adatta alle possibilità costruttive di un autocostruttore, e da lì dopo molti pensamenti son partito…!

4)      Dove acquisti i pezzi? Compri la materia prima e poi la modelli tu? Che strumenti usi?

I pezzi e materiali oggi non sono un problema, nell’era di internet, inoltre ho degli amici che lavorano nel settore che mi forniscono alcuni materiali a prezzi concorrenziali, come INCASPISANO NAUTICA e CANTIERI BARBINI. Gli strumenti sono utensili normali di qualità buona, una pompa per il vuoto, e un cannone a propano per quando lavoro i compositi sottovuoto. Sono riuscito con questi semplici attrezzi a “cuocere” la carena completa a 50°c per 16 ore, ma niente di trascendentale.

5)      Pensi di poter prevedere i tempi per la realizzazione completa dell’opera?

Considerando che i tempi dedicati alla barca sono “ritagliati” al lavoro e alla famiglia, spero di girare la carena entro maggio 2014 e ultimarla entro un anno e mezzo.

 6)      Quando lavori? preferisci le ore del mattino o la sera? Lavori da solo sempre?

Solitamente la sera e la notte, e lavoro sempre da solo, per principio: voglio creare un oggetto scaturito dalla mia mente con le mie mani. Alla fine ogni centimetro di esso sarà passato per le mie mani e farà parte di me!

7)      Quali sono i tuoi progetti una volta terminata la costruzione della barca?

Sto cercando degli sponsor per intraprendere delle iniziative che diano risalto alla barca e agli sponsor stessi. Penso di partecipare alle principali manifestazioni di altura in mediterraneo e divulgare la vela tra i bambini, magari collaborando con qualche scuola.

8)      Hai disegnato tu il modello che stai realizzando o si tratta di una riproduzione di un modello “storico”?

La barca di cui ti darò delle immagini è “ultramoderna”, di ultima generazione con un uso tecnologico del legno e dei compositi. Lo scafo è realizzato a sandwich con anima in compensato marino e pelli esterne in composito. Alcune parti, come la prua e la poppa, lavorate sottovuoto.

9)      Una volta terminata, la sfrutterai solo personalmente, per il tuo piacere o la renderai visitabile e/o fruibile?

Come ti ho detto mi farebbe piacere fare un discorso divulgativo, sia per prestigio dell’imbarcazione sia per amore della vela, sono pertanto aperto a iniziative e sponsorizzazioni che finanzino eventuali “uscite” soprattutto indirizzate ai ragazzi.

A tale scopo ho una pagina facebook “pruabludesign” e un sito www.pruabludesign.altervista.org dove si possono vedere i miei progetti e una galleria dedicata alle fasi di costruzione della barca.

Voglio ringraziare Sinnai Notizie per avermi dato questo spazio per divulgare questa mia passione. Vi aspetto nel mio sito.

Buon vento a tutti e a presto!

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4 pensieri su “Vivere il mare con una barca “speciale”.

  1. …quando si dice che chi ha dentro una vera passione riesce a comunicarla senza ombra di dubbio….Complimenti Alessandro! Leggendo l’articolo ho sentito l’odore del mare, visto il suo azzurro e sentito le onde che cullano…Vorrò vedere la creatura finita! Grazie del vento, Loredana

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