Intervista a Maurizio Olla, candidato consigliere alla Regione Sardegna.

Elezioni Consiglio Regionale Sardo 2014: proseguiamo con la pubblicazione delle risposte del candidato Maurizio Olla  nella lista iRS

Maurizio, può raccontare qualcosa di sé a chi non La conosce?

Attualmente mi divido tra la fotografia e la ristorazione. Da appena maggiorenne ad oggi ho sempre lavorato in quest’ultimo settore e dopo la laurea breve in Ingegneria Civile ho deciso di cambiare rotta partendo per Roma per studiare fotogiornalismo, scegliendo così di fare qualcosa che mi appassionasse veramente.

Ho avuto modo di visitare gran parte della nostra isola e il girovagare per i nostri territori mi ha portato ad aver maggior coscienza di quello che è la nostra terra e quali sono i suoi aspetti, positivi e negativi, sino alla decisione di impegnarmi politicamente con iRS.

In caso di vittoria, quali sono le problematiche del territorio che vorrebbe portare in Consiglio Regionale?

Le problematiche che riguardano il nostro territorio sono purtroppo le stesse che riguardano tutti gli altri paesi, abbiamo un tasso di disoccupazione record, una su due delle persone che conosco non ha lavoro, e chi lo ha non ha una visione di ciò che lo aspetta tra un anno. I genitori sono preoccupati per il futuro dei loro figli, questo quando non lo sono per il loro, perché magari uno dei due ha perso il posto ed ha più di cinquant’anni.

Si deve rimediare immediatamente a ciò, per ridare dignità e fiducia alla gente.

Una soluzione può essere quella di sostenere subito il settore agroalimentare, data la quantità di terre incolte che vi sono, questo deve però essere accompagnato da una sovranità fiscale sarda che tuteli il tutto.

Quale è il modello di risanamento dell’economia che porterebbe sollievo ai tanti giovani e meno giovani che perdono lavoro o che emigrano in cerca di occupazione?

Il primo punto consiste nello chiudere la vertenza entrate, eliminando il debito dell’ Italia nei nostri confronti; istituire l’Agenzia Sarda delle Entrate ed avere così gli strumenti per creare un sistema tributario efficiente e non dissanguante.

Un esempio consiste nel ritrattare le royalty sull’eolico, andando così a trovare i fondi per alleggerire la pressione fiscale sulle aziende, senza le quali non ci può essere occupazione.

Fondamentale per iRS è il blocco immediato delle aste e delle cartelle esattoriali, congelandole per tre anni, dando così il tempo alle aziende e alle famiglie di respirare. Eliminare Equitalia ed aprire una commissione di inchiesta sui tassi di interesse applicati.

Questa è la base per rimettere in moto l’economia e creare le condizioni base per lo sviluppo.

Lotta alla dispersione scolastica e formazione adulta permanente come possibilità per il riscatto sociale e per la riqualificazione. Quale priorità verrà data in Consiglio Regionale?

L’ istruzione e la cultura sono fondamentali per il popolo, sono tra i punti cardine del programma di governo di Pigliaru e noi intendiamo dar il nostro contributo con l’esperienza de S’ Iscola Sarda sperimentale, appurando che sia dato il giusto peso alla nostra identità perché “seusu in custa terra e no ndi scieusu nudda”.

Turismo: settore strategico, quali interventi proporrete affinché la Sardegna possa decollare e sviluppare questo settore tutto l’anno?

Affinché vi sia turismo è necessario che i turisti possano arrivare comodamente ed a costi accessibili sulla nostra Terra. Un esempio pratico è quella della GoInSardinia, la compagnia di navigazione low cost nata dalla volontà degli imprenditori turistici del nord-est della Sardegna.

Inoltre è necessaria una rete di collegamenti efficace all’interno, affinché il turista sia agevolato nella scelta e nel raggiungimento della sua meta, coadiuvando il tutto con una rete web efficace.

Mobilità e trasporti: un binomio da sempre problematico in Sardegna. Quali idee per il futuro?

Con questa domanda mi riallaccio alla precedente risposta, oltre che ad una flotta Sarda che abbia il compito di portare i turisti è necessario creare una rete ferroviaria moderna (e quindi elettrica e a doppio binario) e un sistema di collegamenti anche con autobus che non penalizzi i paesi più interni.

Ci illustri tre motivazioni per le quali gli elettori dovrebbero votarla.

Se si crede nella Sardegna e in un futuro dove noi sardi siamo in grado di prendere le decisioni che ci riguardano, dove i concetti di sovranità alimentare, sovranità fiscale e sovranità energetica non rimangano parole al vento, è necessario votare iRS, che da dieci anni, con le sue battaglie sul campo, ha segnato un cammino per il futuro della nostra isola.

maurizio olla1

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