Intervista a Gianluigi Mascia, candidato consigliere alla Regione Sardegna.

Elezioni Consiglio Regionale Sardo 2014: proseguiamo con la pubblicazione delle risposte del candidato Gianluigi Mascia nella lista del UDS.

Gianluigi, può raccontare qualcosa di sé a chi non La conosce?

Per chi ancora non mi conoscesse mi chiamo Gianluigi Mascia e da 23 anni vivo a Sinnai. L’ attaccamento alla mia terra mi ha portato a conseguire il diploma di perito agrario.  Da mio babbo, falegname, ho appreso la passione per questo mestiere: mestiere che intraprendo da 4 anni. La mia breve esperienza lavorativa, non felicissima, mi ha portato a voler modificare questa situazione che purtroppo accomuna gran parte dei giovani di questo paese. Paese a cui noi possiamo dare tanto.

In caso di vittoria, quali sono le problematiche del territorio che vorrebbe portare in Consiglio Regionale?

La problematica principale, di cui mi faccio portavoce, è il futuro che non siamo in grado di costruirci. Futuro che le vecchie generazione hanno avuto e che noi fatichiamo ad intravedere. Futuro che comprende una famiglia, un tetto sotto cui vivere e un’occupazione che dia stabilità.

Quale è il modello di risanamento dell’economia che porterebbe sollievo ai tanti giovani e meno giovani che perdono lavoro o che emigrano in cerca di occupazione?

Aiuto alle imprese  e abbattimento del costo lavoro:  abbiamo sostenuto le idee, i progetti e la libera iniziativa di notevoli piccole imprese sarde che per oltre la metà sono nuove imprese promosse da piccoli imprenditori , senza la misura del microcredito non avrebbero avuto alcun finanziamento dal sistema bancario per mancanza di garanzie, l’ iniziativa ha avuto una capillare distribuzione in tutto il territorio regionale con la prevalenza di interventi nei settori strategici dell’ economia sarda e, aspetto non meno importante , una partecipazione maggioritaria delle imprese femminili.

Rilanciare la legge 36 per incentivi alla piccola e media azienda, con un occhio di riguardo della nuova imprenditoria, un esempio concreto: azzeramento per 5 anni degli onori contributivi.

Il rilancio della legge 28 sull’ occupazione giovanile e della legge 37 con un grande piano per il lavoro e con il coinvolgimento dell’Università, scuola e mondo delle professioni.

Sostegno alle famiglie “deboli”: nonostante la crisi ed i tagli, dovremo intensificare i nostri sforzi e gli interventi per la sanità per il sociale per venire incontro alle fasce più deboli e disagiate. Programmi mirati in campo sociale tra questi: i progetti destinati agli anziani non autosufficienti, il programma per l’inclusione sociale di persone svantaggiatene per i disabili, la prima infanzia, gli interventi a favore di persone e di nuclei familiari di accertata povertà. In campo sociale riconoscere il ruolo sociale degli oratori come punto di riferimento per i bambini, i giovani e le famiglie.

Lotta alla dispersione scolastica e formazione adulta permanente come possibilità per il riscatto sociale e per la riqualificazione. Quale priorità verrà data in Consiglio Regionale?

L’iniziativa prevede due specifiche linee di intervento: una contro l’abbandono scolastico e l’altra contro la dispersione scolastica.

La prima è rivolta a percorsi formativi individualizzati, complementari a quello tradizionale, per contrastare l’abbandono: progetti che prevedano azioni congiunte “dentro e fuori la scuola” puntando, ad esempio, a creare occasioni di sperimentazione del lavoro nel periodo di formazione scolastica secondaria di secondo grado, attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro.

La seconda sono interventi contro la dispersione scolastica che prevedano attività di potenziamento delle competenze in ambito scientifico, tecnologico e economico, nella convinzione che una più diffusa e profonda preparazione in questo campo possa aumentare l’interesse dei giovani verso la scuola e contribuire al loro successo formativo.

Turismo: settore strategico, quali interventi proporrete affinché la Sardegna possa decollare e sviluppare questo settore tutto l’anno?

La misura sostiene la creazione di infrastrutture materiali e immateriali a supporto del turismo rurale nelle aree LEADER interessate dai Piani di Sviluppo Locale con azioni finalizzate a: realizzare una rete di aziende agrituristiche e di B&B che completi l’offerta ricettiva locale; realizzare e valorizzare itinerari naturalistici, enogastronomici, equestri, etc.; supportare la creazione di una rete di servizi turistici pubblici e/o privati per la promozione dei territori interessati dagli itinerari; creare servizi volti a migliorare l’arredo turistico del territorio in vista di una migliore fruibilità (centri informazione, cartellonistica, etc.).

Mobilità e trasporti: un binomio da sempre problematico in Sardegna. Quali idee per il futuro?

La problematica principale è l’aumento vertiginoso dei prezzi delle compagnie marittime che hanno penalizzato i trasporti da e per l isola. Per questa sfida avrà un ruolo importante la flotta sarda che diventerà soluzione stabile ed una vera e propria sentinella della continuità territoriale e nel frattempo abbiamo ottenuto il blocco degli aumenti tariffari già previsti da Tirrenia per le merci. Introdurremo un modello di tariffa unica di continuità territoriale aerea che permetterà a tutti i sardi di viaggiare verso Roma e Milano rispettivamente a 69 e 59 euro tasse comprese, che permetterà un maggior afflusso di visitatori e turisti soprattutto in bassa stagione dando quindi ossigeno alla nostra economia, maggiori redditi e occupazione.

Ci illustri tre motivazioni per le quali gli elettori dovrebbero votarla.

Votatemi perché amo la Sardegna e i sardi, a prescindere dal programma elettorale, ho delle proposte che meriterebbero di essere ascoltate.

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