Il 15 settembre 2015 scadono i tre anni concessi ai comuni per sostituire il vecchio “contrassegno di parcheggio per disabili”, modello arancione, con il nuovo modello europeo di colore bianco su sfondo azzurro, è identificato dal simbolo internazionale di accessibilità.
Il nuovo contrassegno, ora valido in tutti paesi comunitari, dovrà essere esposto nella parte anteriore del veicolo, ben visibile ed in originale, in modo tale che sia accessibile per i controlli delle autorità competenti.
Ora i disabili che si recano negli altri paesi comunitari non rischieranno più, come purtroppo spesso accadeva con il vecchio modello arancione, di subire contravvenzioni o altri disagi per il mancato riconoscimento del documento
L’ autorizzazione per agevolare la circolazione e la sosta di veicoli al servizio di persone invalide è rilasciata dai Comuni, successivamente allo specifico accertamento sanitario.
Si tratta di novità introdotte dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 151 del 30 luglio 2012, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 203 del 31 agosto 2012, che modifica gli articoli del Regolamento di esecuzione del Codice della strada relativi a questo argomento.
Entro il medesimo termine del 15 settembre tutte le amministrazioni comunali dovranno adeguare la segnaletica stradale alle indicazioni contenute nel Decreto.
Altre novità contenute nel provvedimento riguardano le aree di parcheggio a pagamento. In questi parcheggi i Comuni potranno aumentare il numero minimo di posti gratis per gli invalidi con contrassegno e prevedere, anche nei posti a pagamento, la sosta gratuita degli invalidi se gli appositi spazi a loro riservati sono occupati o indisponibili.
Per la sostituzione del vecchio contrassegno “arancione” con il nuovo europeo gli interessati dovranno presentare al proprio comune la seguente documentazione:
– istanza in carta semplice;
– 1 fototessera del titolare;
– il vecchio contrassegno “arancione”;
– la carta di identità o altro documento equipollente del titolare in corso di validità.
Per approfondimenti è possibile prendere visione del decreto cliccando qui
(Fonte Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti)